Tutto quello che c'è da sapere sulla tassonomia verde europea

Facciamo il punto sul suo obiettivo e il suo impatto.
Cos’è la tassonomia europea?
La “tassonomia” o “tassonomia verde europea” è un regolamento europeo entrato in vigore il 1° gennaio 2023, che stabilisce un sistema di classificazione delle attività economiche per identificare le imprese che hanno un impatto positivo sull’ambiente.
La tassonomia è accompagnata da altri testi normativi relativi alla comunicazione delle informazioni aziendali, come la CSRD (che sostituisce la NFRD). La CSRD mira a rafforzare e armonizzare gli obblighi delle aziende dell’Unione Europea nella divulgazione delle informazioni sociali e ambientali, attraverso la pubblicazione di dati sulla sostenibilità all’interno del reporting finanziario.
Dal 1° gennaio 2024, l’obbligo di reporting finanziario è stato esteso a 50.000 aziende (rispetto alle 10.000 del 2022).
Chi è interessato dalla tassonomia europea?
La tassonomia riguarda diversi attori:
- Le aziende di tutti i settori: devono indicare la quota del loro fatturato, dei loro investimenti e delle loro spese che corrisponde ad attività sostenibili. Le aziende con più di 500 dipendenti sono già obbligate a comunicare le loro performance ambientali (reporting extra-finanziario).
- Gli Stati membri: che implementano misure pubbliche, norme o certificazioni per prodotti finanziari verdi o obbligazioni verdi (green bonds).
- Gli attori finanziari: come istituzioni di supervisione finanziaria (banche centrali, ad esempio) e compagnie di assicurazione.
Nota: la tassonomia verde europea è in costante evoluzione e altre aziende potrebbero essere coinvolte in base alle nuove normative e ai criteri di idoneità introdotti.
Tutte le attività le cui emissioni sono inferiori a 100g di CO2 per kWh rientrano nella tassonomia verde (il limite viene ridefinito ogni tre anni in base ai progressi tecnologici e climatici).
Alcune eccezioni
Un’attività economica che emette più del limite stabilito può comunque essere inclusa nella tassonomia se sostituisce un’altra attività con un impatto maggiore sul bilancio delle emissioni di carbonio. Due tipi di attività sono interessati:
Attività transitorie: per le quali non esiste ancora una soluzione a basse emissioni di carbonio, ma che sono comunque inserite in un percorso di decarbonizzazione.
Attività abilitanti o facilitanti: che non sono compatibili con la neutralità climatica, ma risultano necessarie nella transizione ecologica (es.: settori che forniscono i componenti necessari per alcune energie rinnovabili).
Identificazione delle attività idonee
Per essere considerata sostenibile, un’attività deve contribuire, in parte, a uno o più dei seguenti sei obiettivi:
- Mitigazione del cambiamento climatico;
- Adattamento al cambiamento climatico;
- Uso sostenibile e protezione delle risorse acquatiche e marine;
- Transizione verso un’economia circolare;
- Controllo dell’inquinamento;
- Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Contributo sostanziale
Ogni obiettivo è definito da criteri precisi che determinano se un’attività economica è considerata “verde” o meno. Le attività che soddisfano questi criteri sono compatibili con la tassonomia verde europea e possono beneficiare di misure di supporto e investimenti.
DNSH (Do-No-Significant-Harm)
Un’attività che contribuisce a uno degli obiettivi sopra indicati non deve arrecare danni significativi agli altri. Questo è il principio del DNSH.
Rispetto delle garanzie minime
L’attività deve rispettare standard minimi in ambito sociale e di governance (Diritti Umani, convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, ecc.).
KPI (Key Performance Indicators)
I soggetti interessati dovranno indicare la quota del loro fatturato, dei loro investimenti e delle loro spese che corrisponde ad attività sostenibili.
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La tassonomia verde europea è uno strumento potente per promuovere la sostenibilità e la transizione verso un’economia verde. Definendo criteri chiari per classificare le attività economiche in base al loro impatto ambientale, facilita decisioni informate per investitori e imprese. Tuttavia, è prevedibile un ulteriore sviluppo dello stato attuale della tassonomia nei prossimi mesi.