Che cos’è un Edificio a Energia Quasi Zero (nZEB)

L’Edificio a Energia Quasi Zero (nZEB) è oggi un pilastro dell’edilizia sostenibile. Dall’attenzione crescente dell’Unione Europea verso la neutralità climatica nasce l’esigenza di raggiungere un livello di efficienza elevato, dove il fabbisogno energetico è minimo e coperto da fonti rinnovabili.

Per ottenere un vero risparmio energetico servono soluzioni integrate e competenze necessarie, che rendano possibili risultati concreti anche nei progetti di ristrutturazione.

In questo articolo vedremo:

  • che cosa definisce un edificio a energia quasi zero;
  • quali norme regolano gli nZEB in Italia e in Europa;
  • i vantaggi e le sfide di questa evoluzione del costruire sostenibile.

Che cos’è un Edificio a Energia Quasi Zero?

La Commissione Europea (DG Energy) definisce un edificio a energia quasi zero come una costruzione con prestazioni energetiche molto elevate, in cui il fabbisogno di energia è molto basso o quasi nullo e coperto in misura significativa da fonti rinnovabili prodotte in loco o nelle vicinanze.

In Italia, lo standard nZEB è regolato dal D.Lgs. 192/2005 e dal Decreto Requisiti Minimi del 26 giugno 2015, che fissano i valori di riferimento per isolamento, efficienza impiantistica e contributo delle energie rinnovabili.

Dal 2020, tutti i nuovi edifici nell’Unione Europea sono Edifici a Energia Quasi Zero (nZEB), secondo quanto stabilito dalla Direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia.

A partire dal 2028 per gli edifici di proprietà pubblica e dal 2030 per tutti gli altri edifici nuovi, questo standard sarà progressivamente sostituito dal requisito ancora più avanzato degli edifici a emissioni zero, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.

📌 Buono a sapere:
Il termine nZEB (Nearly Zero-Energy Building) è utilizzato in tutta l’Unione Europea come sinonimo di Edificio a Energia Quasi Zero.

Quali sono i requisiti tecnici per rispettare lo standard nZEB?

Raggiungere lo standard nZEB significa integrare progettazione architettonica e impiantistica per ottenere un equilibrio tra efficienza, comfort e sostenibilità.

L’involucro edilizio

  • Isolamento termico ad alte prestazioni con materiali a bassa trasmittanza
  • Eliminazione dei ponti termici e tenuta all’aria
  • Serramenti a triplo vetro e controllo solare
  • Ventilazione meccanica controllata con recupero di calore

Gli impianti e la produzione rinnovabile

  • Pompe di calore ad alta efficienza o sistemi ibridi
  • Pannelli fotovoltaici e solari termici
  • Sistemi di accumulo e gestione intelligente dei flussi energetici
  • Controllo digitale tramite piattaforme BMS (Building Management System)

💡 Tip pratico: secondo ENEA, un sistema di monitoraggio e controllo continuo è essenziale per garantire le condizioni necessarie al mantenimento della performance e alla riduzione dei costi nel tempo.

Quali vantaggi offre un Edificio a Energia Quasi Zero?

I benefici sono numerosi e misurabili:

  • Riduzione dei consumi energetici
  • Basse emissioni di CO₂ e contributo agli obiettivi climatici UE 2030
  • Comfort termico e acustico superiore
  • Risparmio energetico significativo nel lungo periodo
  • Incremento del valore immobiliare e maggiore attrattività per locazioni e investitori
  • Monitoraggio intelligente e gestione predittiva dei consumi

Molti di questi vantaggi sono possibili solo se la progettazione considera fin dall’inizio un approccio integrato, in cui la gestione energetica diventa parte del ciclo di vita dell’edificio.

Esempio: il campus SDA Bocconi di Milano

Un esempio concreto di Edificio a Energia Quasi Zero è il campus della SDA Bocconi School of Management di Milano, progettato dallo studio SANAA e completato nel 2020.

Il complesso, di oltre 35.000 m², combina involucro ad alte prestazioni, pompe di calore geotermiche e impianti fotovoltaici integrati, con un sistema digitale di monitoraggio che ottimizza comfort e consumi.

Grazie a queste soluzioni, il campus ha ridotto i consumi energetici di oltre il 60 % rispetto a edifici tradizionali, ottenendo la certificazione LEED Platinum e diventando un modello di edilizia sostenibile nZEB.

Esempio: il campus SDA Bocconi di Milano

Crediti fotografici: SDA Bocconi

Come si progetta o si trasforma un edificio verso lo standard nZEB?

Un approccio efficace si basa su sette fasi chiave:

  1. Diagnosi energetica dettagliata dell’edificio
  2. Analisi tecnico-economica delle soluzioni di efficientamento
  3. Progettazione integrata dell’involucro e degli impianti
  4. Scelta di materiali e tecnologie rinnovabili ad alte prestazioni
  5. Integrazione di sistemi di monitoraggio e automazione (EMS/BMS)
  6. Verifica di conformità normativa ai requisiti minimi nazionali e regionali
  7. Monitoraggio post-intervento e ottimizzazione continua

💡Leggi la nostra guida sulla diagnosi energetica obbligatoria e scopri come avviare un percorso di ottimizzazione strutturato.

Leggi la guida

Come advizeo supporta la transizione verso gli edifici nZEB

Gli Edifici a Energia Quasi Zero (nZEB) rappresentano molto più di un obbligo normativo: sono il punto di partenza per costruire un patrimonio immobiliare efficiente, sostenibile e resiliente nel tempo.

Per raggiungere questi obiettivi servono dati affidabili, una visione strategica e strumenti digitali capaci di trasformare la complessità in decisioni operative. È qui che entra in gioco advizeo.

La nostra piattaforma di energy management consente di:

  • centralizzare e analizzare i dati energetici di portafogli multi-sito;
  • monitorare in tempo reale i consumi e individuare rapidamente anomalie o sprechi;
  • verificare le prestazioni degli impianti e misurare l’impatto delle azioni di efficientamento;
  • gestire la reportistica ESG, GHG e ISO 50001 in modo chiaro e conforme;
  • supportare gli Energy Manager e i team tecnici nella pianificazione di interventi che contribuiscono al raggiungimento degli standard nZEB e degli obiettivi di decarbonizzazione.

Grazie a un approccio basato sui dati, advizeo aiuta le organizzazioni a ridurre i consumi, migliorare le performance e valorizzare il proprio patrimonio edilizio nel percorso verso un futuro a emissioni zero.

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